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Come smettere di lamentarsi e iniziare davvero a cambiare

  • Immagine del redattore: Armonia di Stile
    Armonia di Stile
  • 29 lug
  • Tempo di lettura: 4 min

Mi capita spesso, nella vita personale e in quella professionale, di incontrare persone intelligenti, sensibili, capaci, ma che sentono un disagio, che percepiscono che qualcosa non va, che sentono di non stare vivendo la vita che desiderano davvero.

Eppure restano ferme, bloccate in una zona grigia fatta di lamentele, confronti, insoddisfazione cronica.


Succede sopratutto alla mia categoria: le donne.


Si lamentano del lavoro, della routine, del partner, del tempo che non basta mai, della stanchezza che non passa.

Alcune invidiano chi cambia, chi osa, chi si mette in gioco, ma quando si tratta di muovere il primo passo, restano esattamente dove sono, per paura, per abitudine, per timore di uscire dalla loro confort-zone o per il solito cliché: un senso di impotenza che diventa stile di vita.

donna al bivio tra lamentela e cambiamento

Smettere di lamentarsi, in questi casi, non è facile, ma è proprio da lì che può iniziare qualcosa di nuovo. Perché finché restiamo nella lamentela, non possiamo trasformare davvero la nostra vita.


Non lo dico con giudizio, lo dico con rispetto, perché ci sono passata anch'io e per anni sono rimasta immobile in situazioni che non mi appartenevano in nessun senso.. e perché so bene quanto sia più facile lamentarsi che cambiare davvero.

La zona del lamento: uno spazio comodo ma sterile


Lamentarsi è umano, è lo sfogo che ci permette di dare voce a un disagio, di riconoscere che qualcosa non funziona, di ricevere un parere (e un conforto) dal nostro interlocutore.


Ma quando la lamentela diventa cronica, smette di essere uno sfogo costruttivo e diventa una gabbia invisibile: ci abituiamo a ripetere sempre gli stessi pensieri, gli stessi discorsi, fino a credere che siano veri.

E più li ripetiamo, più diventano parte di noi e della nostra personalità.


Restare nella zona del lamento è come girare in tondo: ti muovi, ti agiti, ma non vai da nessuna parte, tutto resta identico.

Ed è proprio questa illusione di movimento che rende il lamento così subdolo: ti fa sentire attiva, anche se, in realtà, stai evitando il cambiamento.


Spesso lo facciamo senza accorgercene, iniziamo con una frase buttata lì: “Non ne posso più”, “Non cambierà mai nulla”, “Sono stanca di tutto”… e finiamo per auto-nutrirci di quelle stesse parole, ogni giorno, fino a dimenticare che abbiamo una possibilità diversa, fino a convincerci che non esiste una via d’uscita.

Diventiamo i carcerieri di noi stesse: abbiamo le chiavi della gabbia, ma non le usiamo.

Il mito della bacchetta magica


In tanti pensano che per cambiare serva il momento giusto, la motivazione perfetta, la spinta dall’esterno o la giusta somma sul conto corrente.

Come se un giorno dovesse arrivare qualcuno — un coach, un libro, un metodo, un'occasione venuta dal cielo — a trasformare tutto, ma non funziona così.

Nemmeno il miglior programma di crescita personale può fare effetto se tu, dentro di te, non hai deciso davvero di cambiare.

Questo è il grande equivoco quando parliamo di cambiamento: pensare che sia qualcosa che arriva da fuori, quando invece è qualcosa che può partire solo da dentro.

donna assorta in un corso online nel suo salotto

Anche il Metodo Armonia di Stile, con i suoi 4 pilastri, con i contenuti che ogni settimana offriamo con cura, con gli strumenti che condivideremo a breve, non può funzionare se lo guardi da fuori, se lo leggi, ma non lo vivi, se concordi, ma non lo scegli.

Il cambiamento non si compra, si attraversa.

Il cambiamento come stile di vita


Il cambiamento non è un evento straordinario, non arriva solo quando tutto crolla o quando finalmente trovi il coraggio “una volta per tutte”.

Il cambiamento vero è quello che scegli ogni giorno, anche nei dettagli più piccoli.

  • Svegliarsi dieci minuti prima per non iniziare la giornata correndo stressandoti.

  • Dire “no” a qualcosa che ti pesa, anche se temi di deludere qualcuno.

  • Smettere di aspettare il momento perfetto e iniziare a fare spazio, dentro e fuori

  • Spegnere le notifiche e rilassarti quei 10 minuti.

  • Riorganizzare un cassetto per fare ordine anche nella mente.

  • Fare una passeggiata invece di aprire i social.

  • Scrivere un pensiero al giorno per ritrovarti nei tuoi perché

  • Iniziare un corso gratuito perché ci si vuole formare e trovare una soluzione lavorativa differente.

  • Ritagliarsi mezz'ora al giorno per andare a correre e riprendere la forma desiderata.

  • Cambiare alimentazione per stare meglio in salute.

  • Cercare un modo per rallentare a fumare prima di decidere se é il caso di smettere.



donna che fa jogging in un parco cittadino

Potrei farti un milione di esempi, ma il punto fondamentale è capire che cambiare non è stravolgere, è spostare l’attenzione, mettersi degli obiettivi, crederci.

È scegliere consapevolmente, anche quando nessuno guarda, anche quando hai paura, anche quando non sei sicura di farcela.


Chi cambia davvero non è chi “fa grandi cose”, è chi, ogni giorno, fa qualcosa per migliorarsi, anche se è poco, anche se nessuno lo vede... ma lo fa per sé.

E tu cosa scegli?


Inizia con lo scegliere: lamentarti, rimandare, aspettare che qualcosa cambi da solo oppure puoi scegliere di iniziare.


Non importi obiettivi enormi, ti servono soltanto obiettivi semplici, ma sopratutto ti serve un primo passo. ...poi un altro.. poi un altro ancora.


E certo che puoi farcela, hai solo bisogno di ricordare che puoi scegliere.


E se stai leggendo queste parole, forse è proprio il momento giusto per farlo.

Se ti va, raccontami nei commenti qual è la piccola scelta che senti di poter fare oggi per te.

Oppure, se preferisci farlo in privato, puoi scrivermi attraverso il modulo "Contattami" o cliccare sul pulsante "Parla con me" in basso a destra.

La tua voce ha valore. Sempre.

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