top of page

Italia, il Paese che ha paura di cambiare: riflessioni per donne che vogliono ricominciare da sé – Parte 2

  • Immagine del redattore: Armonia di Stile
    Armonia di Stile
  • 30 set
  • Tempo di lettura: 4 min

Questa è la seconda parte dell’articolo “Italia, il Paese che ha paura di cambiare”.

Se ti sei persa la Parte 1, ti consiglio di leggerla prima, così da comprendere il contesto da cui partiamo.


In questa seconda parte entriamo nel cuore del cambiamento: parliamo di donne, di possibilità, di strumenti concreti.

Perché ricominciare da sé è un atto rivoluzionario. E il momento è adesso.

ESSERE DONNA IN TUTTO QUESTO: IL DOPPIO BLOCCO


Le donne italiane sono cresciute per essere all’altezza, non per scegliere.

Sin da bambine ci viene insegnato ad adattarci, a non disturbare, a non chiedere troppo. Siamo state educate a essere brave, comprensive, disponibili, a dire “sì” anche quando volevamo dire “no”.


Di recente ho partecipato a un webinar di Unicredit sull’educazione finanziaria intitolato "Conversazioni con il denaro". I dati condivisi hanno tracciato un quadro culturale rivelatore.

Un esempio tra tutti: la paghetta ai bambini: ai figli maschi viene stabilita e rispettata, alle femmine invece spesso non viene data affatto, con la motivazione "quando hai bisogno, me lo chiedi".


Si insegna così a chiedere, non a gestire, si cresce con l’idea che l’indipendenza economica non sia un diritto naturale, ma qualcosa da domandare con cautela; si educa al chiedere non all'indipendenza.


Collage sull’artigianato italiano: ricami, vetro soffiato, cuoio, sartoria, maschere veneziane, lavorazione della pelle
Il valore del fatto a mano. Saperi antichi intrecciati a futuro e identità.

Questo si riflette anche nella gestione del denaro in età adulta: secondo i dati raccolti da Unicredit, le uniche donne che possiedono un conto personale, una carta di credito, che investono o accendono mutui sono le donne single, vedove o separate. Le donne sposate o conviventi spesso delegano queste responsabilità all’uomo, e nella migliore delle ipotesi condividono un conto cointestato.


Ma delegare non è condivisione: è rinuncia al potere decisionale. 

E così cresciamo con un doppio blocco: da una parte quello culturale e sociale che ci impone ruoli e aspettative, dall’altra quello interiore, che ci fa sentire in colpa ogni volta che proviamo a scegliere per noi stesse.


I ruoli sociali che soffocano:


  • La cura come dovere assoluto: prendersi cura degli altri è dato per scontato. Ma chi si prende cura di noi?

  • L’invisibilità professionale: anche quando lavoriamo di più, spesso veniamo viste di meno o addirittura pagate meno.

  • Il digital divide: ci si aspetta che siamo sempre “al passo”, ma nessuno ci ha davvero accompagnate a farlo. Ci dicono “sei poco smart” invece di dire “non ti hanno insegnato”.


E poi c’è quella lotta interiore che si fa ogni giorno: tra il desiderio di cambiare e la paura di sembrare egoiste. tra il bisogno di evolvere e il senso di colpa che ci è stato cucito addosso.

“Sei tu che devi tenere tutto insieme” – ce lo ripetiamo come fosse un mantra, ma nel frattempo perdiamo noi stesse, un giorno alla volta.


Essere donna oggi, in un Paese che ha paura di cambiare, significa avere il coraggio non solo di scegliere, ma di scegliere sé stesse.

E questo, per molte, è già un atto rivoluzionario.

RIPARTIRE DA SÉ: UNA SCELTA RADICALE (NON EGOISTA)


Ricominciare da sé non è disertare, ma seminare, è un atto di resistenza gentile, che non urla ma costruisce.


Abbiamo interiorizzato per troppo tempo lo schema "prima gli altri": genitori, figli, partner, colleghi, amici.. e alla fine di questa catena sempre più lunga, arriviamo noi, svuotate.


Collage di piatti tipici italiani: pasta, pizza, salumi, formaggi, verdure, vino, cucina tradizionale
Il cibo come cultura, appartenenza e racconto quotidiano. L’Italia che si riunisce a tavola.

Ripartire da sé significa invertire questa gerarchia, non per egoismo, ma per responsabilità, perché una donna che si ascolta, si rafforza, una donna che si rafforza, crea e una donna che crea, ispira anche gli altri a farlo.


Scegliere di cambiare oggi è un atto coraggioso, significa diventare un’atleta della mente: allenata a resistere alla rassegnazione, capace di osare visioni diverse, pronta a creare spazi nuovi dentro e fuori di sé.


Il cambiamento che serve oggi non è solo tecnico o strutturale, è prima di tutto mentale. Serve una nuova visione, serve riconoscere che il futuro non ci cadrà addosso: dobbiamo costruircelo, passo dopo passo, scegliendo ogni giorno chi vogliamo essere davvero.

ARMONIA DI STILE: UNA PROPOSTA DIVERSA, UN’ALTERNATIVA POSSIBILE


Armonia di Stile non è un progetto estetico, è un invito al risveglio.

È una guida gentile ma decisa per donne che vogliono riprendere in mano la propria vita. Non con slogan, ma con strumenti concreti, non con promesse vuote, ma con percorsi possibili.


I 4 pilastri del progetto – Educazione Finanziaria, Armonia Interiore, Armonia di Cambiamento, Educazione Digitale – non sono semplici categorie, sono strumenti di libertà concreta, chiavi per comprendere, agire e trasformarsi.


Attraverso il Mentoring Strategico, Armonia di Stile propone un approccio nuovo: non motivazione fine a sé stessa, ma visione + strumenti + accompagnamento.

E' un percorso che unisce chiarezza mentale e direzione pratica: aiuta le donne a vedere dove vogliono andare, a capire cosa serve per arrivarci, e le accompagna passo dopo passo, con rispetto, concretezza e profondità, ad aumentare le loro competenze, perché non basta ispirare: bisogna camminare insieme, bisogna non smettere mai di imparare e di "guardare" oltre.

Collage con panorami italiani: Firenze, Venezia, Capri, Roma, Pisa, Amalfi, Saturnia. Meraviglie architettoniche e naturali.
Una terra che ha costruito meraviglie. Con visione, pazienza e maestria.

Lamentarsi non basta più, i problemi del nostro Paese li conosciamo bene, e possiamo leggerli ogni giorno negli sguardi abbassati, nei volti tesi, nei silenzi stanchi di chi incrociamo per strada. Ma la consapevolezza, da sola, non basta: è tempo di scegliere da che parte stare e agire.


L’Italia non cambierà se non cambiamo noi, ma possiamo farlo insieme, un passo alla volta, un pensiero alla volta, una donna alla volta.

NON CI SARÀ MAI UN MOMENTO GIUSTO. IL MOMENTO È ORA.


Non aspettare che qualcosa fuori cambi, il cambiamento parte da ognuno di noi.

L’azione comincia da dentro, anche se sei stanca, anche se ti sembra di avere poco tempo, anche se hai paura, anche se ormai hai abitudini e pensieri radicati da troppo tempo e ai quali ti aggrappi, senza però trovare un vero conforto.


In un Paese che ha paura di cambiare, ricominciare da sé è un atto rivoluzionario, perché, lo ripeterò sempre, la vita stessa è evoluzione, rimanere statici è innaturale e controproducente.


Armonia di Stile prova a farlo con i suoi contenuti, ma anche tu puoi farlo, a modo tuo. E non sei la sola.

AdS

Commenti

Valutazione 0 stelle su 5.
Non ci sono ancora valutazioni

Aggiungi una valutazione
bottom of page