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Il Journaling, diario della gratitudine: una pratica semplice per ridurre lo stress (che piace a noi donne)

  • Immagine del redattore: Armonia di Stile
    Armonia di Stile
  • 8 apr
  • Tempo di lettura: 5 min

Quante volte ti sei trovata tra le mani un diario di journaling, magari tra gli scaffali di un negozio come Tiger o sfogliando una pagina Pinterest, e hai pensato: “Mi piacerebbe iniziare, ma non so da dove cominciare…”


Il journaling – in particolare il diario della gratitudine – non è solo una moda del momento. È una pratica semplice, gentile e profonda che, giorno dopo giorno, ci aiuta a fare ordine nei pensieri, rallentare il respiro e riportare luce anche nelle giornate più grigie.


Sempre più donne lo scelgono per ritrovare un tempo tutto per sé, lontano dalle pressioni, dalle corse, dal rumore. 


Ed è proprio in quelle pagine bianche che, spesso, troviamo lo spazio per riscoprire ciò che conta davvero.


In questo articolo ti accompagno alla scoperta di una piccola abitudine quotidiana capace di alleggerire la mente, ridurre lo stress e farti sentire più connessa con te stessa. 


Perché la gratitudine non è solo un’emozione: è una pratica, ed è tutta nelle tue mani.


Perché scrivere può ridurre lo stress


In un mondo in cui siamo costantemente sommersi da stimoli e responsabilità, trovare uno spazio sicuro per esprimere liberamente i nostri pensieri e sentimenti è fondamentale. Il journaling, o la pratica di tenere un un diario, offre proprio questo: un rifugio personale dove poter riversare emozioni, preoccupazioni e riflessioni senza timore di giudizio.


Scrivere dei propri problemi personali rappresenta una sorta di valvola di sfogo, contribuendo a combattere lo stress e migliorare l'umore.


Diversi studi hanno dimostrato che dedicare del tempo alla scrittura espressiva può portare a una significativa riduzione dello stress e dell'ansia. Mettere nero su bianco le proprie emozioni aiuta a elaborarle, offrendo una nuova prospettiva e facilitando la gestione delle tensioni quotidiane.


Inoltre, il journaling favorisce l'auto-consapevolezza e l'auto-compassione, elementi chiave per affrontare le sfide della vita con maggiore equilibrio.


Donna seduta vicino alla finestra, scrive nel suo diario alla luce del mattino, in un momento di tranquillità personale.

Attraverso la scrittura, possiamo riconoscere i nostri schemi di pensiero, identificare le fonti di stress e lavorare attivamente per trasformarle.​


Incorporare il journaling per ridurre lo stress. nella routine quotidiana, non richiede molto tempo, ma può offrire benefici duraturi per il benessere mentale ed emotivo.


Anche solo dedicare pochi minuti al giorno a scrivere può diventare un potente strumento di auto-cura, aiutandoci a navigare le complessità della vita con maggiore serenità.




Il Diario della Gratitudine: cos’è e come funziona


A differenza di un diario tradizionale dove si raccontano gli eventi della giornata, il diario della gratitudine è uno spazio dedicato esclusivamente a ciò che di positivo accade nella nostra vita — anche nelle giornate più difficili.


Non serve essere poetiche, né avere giornate perfette. Questa pratica ci insegna a cercare il bello anche nei dettagli, ad allenare lo sguardo, ad invertire la tendenza del cervello a focalizzarsi su ciò che manca o va storto.


Cosa scrivere:

  • Tre cose per cui sei grata oggi 

  • Un momento della giornata che ti ha fatto sorridere 

  • Qualcosa che normalmente dai per scontato ma che oggi hai notato 

  • Un pensiero gentile rivolto a te stessa


Scrivere queste cose non è solo un esercizio positivo: è un vero e proprio allenamento mentale, che crea nuove connessioni e trasforma il nostro modo di vivere.


Quanto spesso scrivere? 

Non ci sono regole rigide. Alcune persone scrivono ogni sera, altre una volta a settimana. Anche solo una pagina, due volte a settimana, può fare la differenza se viene fatta con presenza e intenzione.


Il segreto? La costanza, non la perfezione. 

Scrivere quando senti il bisogno va bene.

Scrivere anche quando non ne hai voglia… a volte, è ancora meglio.



Perché piace (così tanto) a noi donne





Forse perché abbiamo bisogno di uno spazio tutto nostro, lontano dalle richieste, dai ruoli, dalle corse quotidiane. 

Forse perché siamo cresciute con l’idea di dover essere forti, multitasking, sempre presenti… 

E solo oggi stiamo riscoprendo il valore di ascoltarci, rallentare e prenderci cura di noi stesse.


Il journaling — e in particolare il diario della gratitudine — piace a tante donne perché:

  • non giudica, 

  • non richiede performance, 

  • non chiede di essere perfette.


È uno spazio silenzioso, sicuro, solo tuo.


Diario color pesca aperto su una scrivania bianca, con la scritta “Today I am grateful for...” e un vaso di fiori primaverili accanto.

Scrivere ci permette di:

  • rielaborare ciò che viviamo con più consapevolezza, 

  • riconoscere ciò che ci fa bene… e anche ciò che ci fa male, 

  • restituirci centralità, in mezzo a tutto.


E poi, diciamolo: le donne hanno da sempre una capacità innata di narrare, ricordare, custodire. 

Il diario non è altro che una forma moderna di memoria emotiva, una carezza su carta che ci riportiamo ogni giorno.


Mindfulness e journaling: l’unione perfetta


Se hai già letto il nostro articolo “Mindfulness: origini, significato e benefici di una pratica millenaria”, pubblicato il 19 febbraio 2025, sai già che questa pratica non è solo una tecnica di rilassamento: è un modo di essere, un atteggiamento gentile verso il momento presente.


Ma forse non sai che la mindfulness si può integrare meravigliosamente anche nella scrittura.  Non serve meditare in silenzio per ore. Basta scrivere con consapevolezza.


Ecco come fare journaling in modo mindful:

  • Trova un angolo tranquillo, anche solo per cinque minuti. 

  • Respira profondamente prima di iniziare. 

  • Scrivi senza giudicare ciò che esce.

Nessuna frase deve essere “bella”. Deve solo essere tua. 

Se ti distrai, torna alla penna. Con dolcezza.

Il journaling fatto in questo modo diventa un vero e proprio rituale di presenza. 


Non solo scrivi quello che senti, ma sei lì mentre lo fai. Connessa. Aperta. Accogliente.

E quando ti concedi questo tipo di scrittura, il diario smette di essere un semplice quaderno…  e si trasforma in uno specchio gentile che ti aiuta a ritrovare te stessa, ogni volta.


Inizia anche tu: una mini-guida per partire oggi

Non serve comprare un diario costoso o aspettare il momento perfetto. 

Puoi iniziare oggi stesso, anche su un quaderno che hai già in casa.


Il segreto è cominciare in modo leggero e gentile. 


Ecco una mini-guida per fare i primi passi nel journaling della gratitudine:

3 domande per iniziare:

  1. Cosa mi ha fatto sorridere oggi, anche solo per un attimo? 

  2. Cosa o chi c’è nella mia vita che oggi scelgo di non dare per scontato? 

  3. In che modo oggi ho avuto cura di me (anche se solo un pochino)?

Scrivi con semplicità. Non è un compito, è un dono che fai a te stessa.

Crea il tuo piccolo rituale: 

Scegli un momento della giornata che senti tuo: 

  • La sera, prima di dormire 

  • O al mattino, appena sveglia 

  • Accompagnalo con una tisana, una candela, una luce soffusa 

  • Magari una musica che ti calma (anche in sottofondo)


🪷 Un consiglio speciale: 

Dedica uno spazio solo tuo: un angolo dove scrivere in pace. 

Può essere un cuscino sul divano, un tavolino in cucina, o semplicemente il bordo del letto.


Scrivere ogni giorno ti aiuterà a costruire una nuova abitudine di consapevolezza e presenza, che con il tempo diventerà una tua piccola ancora di benessere.


Frase ispirazionale su sfondo caldo al tramonto: “Attraverso il journaling, puoi trovare calma e gratitudine nella tua quotidianità”

In un mondo che corre, che pretende, che ci chiede di essere sempre forti… 

scrivere può diventare un atto rivoluzionario di gentilezza verso noi stesse.


Il journaling non è solo una tecnica. 

È un modo per ricominciare da dentro, una pratica che ci restituisce tempo, ascolto e consapevolezza.


In Armonia di Stile parliamo spesso di cambiamento, ma lo facciamo con uno sguardo diverso: 

non come qualcosa da temere, ma come una possibilità di crescita personale, professionale e culturale. 

E questa crescita può partire anche da una pagina bianca, riempita ogni giorno con gratitudine e presenza.


Continua a seguirci se vuoi imparare, riflettere, trasformare — con delicatezza, ma con radici forti. 

Perché la consapevolezza non è mai pesante…  è solo il primo passo verso una vita più autentica.
AdS


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