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Gratitudine e gioia: come coltivare le emozioni positive con la mindfulness

  • Immagine del redattore: Armonia di Stile
    Armonia di Stile
  • 12 ago
  • Tempo di lettura: 5 min

L’estate è la stagione che ci invita a rallentare e Ferragosto può diventare molto più di una semplice pausa: può essere un momento per guardarsi dentro, ritrovare la calma e accorgersi di tutto ciò che c'è già nella nostra vita.


Siamo abituate a inseguire traguardi, a rincorrere le lancette dell'orologio, a pensare che la serenità arrivi quando le cose andranno meglio, quando avremo più tempo, più ordine, più certezze. Ma cosa accadrebbe se imparassimo ad allenare lo sguardo verso ciò che abbiamo già di bello nel presente?


La mindfulness è una pratica che ci insegna proprio questo: ci aiuta a fermarci, a vivere il momento presente e a riscoprire emozioni che spesso passano inosservate. Tra queste, ce ne sono due che possono trasformare la qualità delle nostre giornate: la gratitudine e la gioia.


In questo articolo, esploreremo insieme come la gratitudine mindfulness possa aiutarci a coltivare emozioni positive in modo semplice nella nostra quotidianità.

Pronta a fare spazio a ciò che già c'è?

Respira....iniziamo.

1. Emozioni positive e mindfulness: una connessione possibile


Quando si parla di emozioni positive, spesso si pensa a momenti straordinari, a picchi di felicità o soddisfazione.

La mindfulness ci invita a cambiare prospettiva: le emozioni positive possono nascere proprio nei gesti quotidiani, nelle pause silenziose, negli attimi in cui scegliamo di essere presenti.


Contrariamente a quanto si possa pensare, coltivare emozioni positive attraverso la mindfulness non significa forzarsi a "pensare positivo", ma imparare a notare con più chiarezza tutto ciò che genera benessere autentico: una pietanza che ci è riuscita meglio di quanto pensassimo, una conversazione piacevole avvenuta casualmente in un negozio, un sorriso spontaneo, il panorama del luogo dove siamo in vacanza.

Piatto estivo di spaghetti con tonno e pomodorini freschi su tovaglia chiara: simbolo di gratitudine per le piccole gioie quotidiane.

Numerose ricerche scientifiche confermano che allenare l’attenzione consapevole a ciò che ci fa stare bene attiva aree del cervello legate al benessere emotivo e alla resilienza.

In altre parole, possiamo "allenare la mente" a riconoscere e amplificare stati di gioia, gratitudine, calma.

E non serve molto tempo: bastano pochi minuti al giorno per cambiare il modo in cui percepiamo la nostra giornata, perché, come dice Jon Kabat-Zinn, uno dei padri della mindfulness occidentale:

"Ciò a cui presti attenzione, cresce."

2. Gioia e felicità non sono la stessa cosa:

capirne la differenza cambia tutto


Spesso usiamo le parole "gioia" e "felicità" come se fossero sinonimi, ma in realtà indicano due esperienze interiori molto diverse:


  • La felicità è spesso legata a condizioni esterne: raggiungere un obiettivo, vivere una vacanza perfetta, ricevere un riconoscimento.

  • La gioia, invece, nasce dentro di noi, anche quando fuori non tutto è perfetto, è legata al sentire, alla presenza, alla connessione con ciò che stiamo vivendo nel qui e ora.


Ad esempio, possiamo provare gioia mentre beviamo un caffè, osservando la luce che entra dalla finestra, possiamo sentirla durante una passeggiata o in un abbraccio inatteso.

La gioia ha a che fare con la presenza, con l’intensità del sentire, con la connessione al momento.


La mindfulness ci aiuta a riconoscere questa differenza e a coltivare la gioia come un’emozione accessibile, non riservata ai grandi eventi, ci insegna a non aspettare che tutto sia perfetto per poterci sentire bene.


Inoltre, allenarsi a percepire la gioia nel corpo, come una sensazione di apertura, calore, espansione, rende più facile riconoscerla quando si presenta, e persino richiamarla nei momenti di difficoltà.

Capire questa differenza non è solo un esercizio mentale, è un vero cambio di prospettiva: significa smettere di cercare la felicità fuori e iniziare a coltivare la gioia dentro.

3. Gratitudine consapevole: perché è l’esercizio più semplice e potente


La gratitudine è una delle emozioni più trasformative che possiamo allenare. Non si tratta solo di dire "grazie", ma di sentire autenticamente riconoscenza per ciò che già c'è nella nostra vita.


La mindfulness ci offre uno strumento prezioso per farlo: ci insegna a prestare attenzione, a rallentare, a notare le piccole cose che spesso diamo per scontate o a cui non facciamo caso per via della nostra routine piena di impegni.

  • Il primo sorso di una bevanda fresca.

  • Un messaggio inaspettato da una persona cara che non sentivamo da tempo.

  • Il silenzio del mattino o una brezza leggera al tramonto.


Essere presenti a questi momenti significa viverli con pienezza, e da questa presenza nasce naturalmente un senso di gratitudine.. perché in mezzo al flusso delle giornate esistono frammenti di bellezza che meritano di essere riconosciuti.

Donna seduta sul balcone di sera con un quaderno in grembo, zampirone acceso e cielo stellato sullo sfondo: scrive i suoi tre grazie con consapevolezza.

Un esercizio semplice per iniziare è quello dei tre grazie: ogni sera, prima di dormire, scrivi o pensa a tre cose per cui sei grata.

Possono essere grandi o minuscole, non importa, ciò che conta è allenare lo sguardo a cogliere ciò che nutre e ti fa stare bene.

Nel tempo, questo piccolo gesto può cambiare il modo in cui percepisci te stessa, la tua vita e il mondo intorno a te.

4. Due micro-pratiche per allenare gioia e gratitudine ogni giorno


Una delle prime cose che si imparano in un percorso di mindfulness è che la teoria può ispirare, ma è nella pratica che avviene il vero cambiamento.

Proprio per questo ti propongo due esercizi semplici e alla portata di tutte, pensati per allenare il tuo sguardo alla presenza, alla gratitudine e alla gioia.


Micro-pratica 1: Il respiro della gioia

Ogni mattina, prima di alzarti dal letto:

  • Chiudi gli occhi.

  • Porta una mano sul cuore.

  • Fai tre respiri profondi, lenti e consapevoli.

  • Senti il contatto del tuo corpo con lenzuola, cuscino, materasso.

  • E mentre espiri, pensa a qualcosa che ti fa sentire viva, serena o semplicemente al sicuro.

Non serve che sia qualcosa di straordinario: può essere il tepore del letto, la tua casa, il caffè che ti aspetta in cucina.


Micro-pratica 2: Lo scatto della gratitudine

Durante la giornata, nota un momento che ti fa stare bene e fermalo con una foto.

  • Non cercare lo scatto perfetto: dev’essere vero.

  • A fine giornata, riguardalo e chiediti: “Cosa c’era in questo istante che meritava uno scatto?”

Col tempo potresti creare una piccola galleria della gratitudine da tenere sul telefono o stampare, per quei giorni in cui hai bisogno di ricordarti che la bellezza è anche nei dettagli più semplici.

Mano che scatta una foto con lo smartphone verso un paesaggio marino: mare blu, scogli e terrazza assolata. Simbolo della gratitudine per la bellezza del presente.

Allenarsi alla gratitudine e alla gioia non significa ignorare le difficoltà, ma scegliere ogni giorno di riconoscere anche la luce.

5. Il segreto è accorgersene


Non occorre diventare esperte di mindfulness né stravolgere la propria vita per sentire un cambiamento interiore.


Quello che fa la differenza è iniziare ad accorgersi...

.. Accorgersi di come ti senti quando sei davvero presente.

.. Accorgersi dei dettagli che ti fanno sorridere.

.. Accorgersi di quando stai vivendo un momento che merita attenzione.

Perché è lì che la gratitudine si accende ed è lì che la gioia si fa spazio.


Queste emozioni non hanno bisogno di perfezione, ma di consapevolezza. Non si trovano nel “fare di più”, ma nell’essere pienamente dentro ciò che c’è già.

E la verità è che, una volta che impari ad accorgerti, non puoi più disimpararlo, diventa parte del tuo sguardo, della tua presenza, del tuo modo di vivere.

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Oppure, se ti va, scrivimi nei commenti qui sotto o in chat:

Qual è stato il passaggio che ti ha colpita di più?

Oppure raccontami qual è il tuo modo preferito di coltivare la gratitudine nella vita di ogni giorno.

Sarò felice di leggerti.

AdS

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